Back to work (o quasi, da dove sono sono collegato via modem analogico!!).
Prima di partire per le vacanze ho coordinato con Robert Castrucci dell'ISIMM un corposo rapporto sulla IPTV per la Fondazione Ugo Bordoni.
Invito chi volesse saperne di piu' sull'argomento a leggerlo e, eventualmente, a fornire feedback.
E' pubblicato a http://www.fub.it/?modulo=Apprdet&ident=83
Ciao,
E.
Analisi ponderosa, ma niente affatto noiosa (anzi, estremamente interessante).
Una sola sottolineatura, tra i tanti concetti illustrati.
Pag. 130 (si parla di Joost):
"(omissis)... più spettatori utilizzano il Client, migliore è la
qualità del servizio, perché con tanti trasmettitori sparsi nella rete si scarica più
velocemente (finchè c’è banda a disposizione) e si hanno maggiori garanzie di stabilità del servizio".
Finché c'è banda a disposizione. Con la rete che ci troviamo ad utilizzare oggi il problema è molto serio e vincolante per lo sviluppo della IPTV.
Posted by: Dario B. | August 23, 2007 at 11:40 PM
Ciao Dario,
mi fa piacere che ti sia piaciuta, il merito e' ovviamente del gruppo di lavoro tutto.
Sul tuo commento la mia opinione e' questa:
tutto dipende dal software.
Esistono hard disks che possono fare da cache e ottimi meccanismi di compressione.
Quello che ci dobbiamo togliere dalla testa e' che IPTV sia one-to-many video su IP, live.
Per quello non c'e' banda.
(e, inoltre, esiste una cosa che si chiama TV via sat, o etere che funziona piuttosto bene).
Se ragioniamo di trasmissioni on demand con tecnologia peer-to-peer, la banda segue logiche diverse da quelle tradizionali.
Ciao,
Eugenio
Posted by: | August 24, 2007 at 12:15 AM