Un post atipico ma ritengo che chi vive o e' di passaggio a Roma debba sapere due cose se usa (anche sporadicamente) il trasporto pubblico.
1) itinerari e TEMPI DI ARRIVO AUTOBUS ALLA FERMATA IN TEMPO REALE: www.atacmobile.it
sono ottenuti con GPS montati su tutti i mezzi pubblici romani
basta collegarsi con uno smartphone al sito citato sopra ed inserire il numero della "palina".
2) si puo' fare il biglietto via SMS, basta prima registrarsi sul sito www.atac.roma.it (questo pone fine all'affannosa ricerca di un punto vendita che non sempre si trova).
Mi sembrano segnali di una citta' piu' moderna e di un utilizzo intelligente delle tecnologie.
Andiamo avanti cosi'.
E.
Non ho provato il sistema mobile, ma la palina informativa si. Comoda è comoda, ma quando poi leggi che il tuo bus arriverà tra 25 minuti (poi diventati 35), è una ben magra consolazione.
Innovazione non è la palina elettronica, ma avere un autobus ogni 5 minuti, 10 nelle ore morte.
Posted by: CdV | April 17, 2008 at 12:43 AM
Sono infatti piccoli passi ma, come ho recentemente sentito ribadire in qualche incontro sull'innovazione (nulla di nuovo ma fa bene che le cose si dicano) la tecnologia non serve a fare le cose meglio, serve a fare cose che prima non si potevano fare.
Pensa a questo (caso personale).
Riunione in area ipercentrale senza parcheggio.
Prima del servizio che ho segnalato avevi due opzioni: taxi o motorino.
Ora puoi vedere dalla tua scrivania se sta arrivando un mezzo pubblico in tempo per la tua riunione e decidere di non prendere il taxi o di lasciare a casa il motorino.
Non hai il biglietto? Nessun problema, lo fai via sms.
A me e' capitato di fare cosi'.
Il problema che mi preme segnalare e per cui ho deciso di fare questo post leggermente fuori tema rispetto al blog e' che la possibilita' di usare la tecnologia rispetto ai servizi delle municipalizzate a Roma e' il segreto meglio custodito della terra.
Altrimenti non si spiega come puo' essere che ci sono ancora le file agli sportelli per servizi che si possono (altra scoperta) chiedere on-line (certificati anagrafici, cambio di residenza, tassa rifiuti, ecc.).
Dovrebbero essere molto ridotte e non lo sono.
Insomma, per concludere e tornare alle nostre cose, si parla tanto di "digital divide" che si risolverebbe portando banda larghissima in tutte le abitazioni (magari ci fosse).
Temo pero' che se non si avvia una contestuale operazione di "abitudine" all'uso intelligente della tecnologia che esiste, ogni infrastrutturazione potrebbe cadere nel vuoto e venire percepita come ridondante.
Questo e' lo spunto che volevo dare.
Posted by: eugenio prosperetti | April 18, 2008 at 12:41 PM
E, non c'entra nulla con questo post. Ma ci spieghi un po' la questione legale del decreto salvarete4 ?
Posted by: Stefano Quintarelli | May 24, 2008 at 06:56 PM
Stefano,
vedo che, mentre raccoglievo le idee, hai provveduto...
http://blog.quintarelli.it/blog/2008/06/spiegazione-del.html
Molto interessante.
E.
Posted by: eugenio prosperetti | June 02, 2008 at 08:52 PM