Su invito di Stefano Quintarelli sono a inserire nel blog un breve resoconto del convegno di giovedi' 3 aprile di cui ho dato notizia in un precedente post.
Inizio con la sessione mattutina ed a brevissimo inseriro' la sessione pomeridiana.
Preciso che il resoconto si basa sui miei veloci appunti di lavoro e che, pertanto, per avere una rappresentazione completa di opinioni ed interventi, è comunque necessario accedere al materiale pubblicato.
Tutto il materiale (inclusa la registrazione) del convegno e' infatti rinvenibile sul sito www.isimm.it.
La mattinata si e' aperta con una sessione sulla pirateria.
Sono intervenuti:
Enrico Manca
Vincenzo Visco Comandini
Elio De Tullio
Simona Lavagnini
Maurizio Mandel
Domenico Vulpiani
Enzo Mazza
Paolo Nuti
Eugenio Prosperetti (al posto di Rossella Mercurio)
Ferdinando Tozzi
Giuseppe Mazziotti
Marco Pierani
Giorgio Sebastiano
Enrico Manca ha aperto il convegno indicando la comunicazione "Creative Content Online" della Commissione come una "roadmap" delle politiche che puo' guidare l'evoluzione di un settore che, in futuro, promette fatturati di tutto rispetto.
Vincenzo Visco Comandini ha effettuato poi una serie di considerazioni sui motivi che hanno impedito di addivenire alla piena attuazione del c.d. "Patto di Sanremo" tra operatori della rete e titolari di contenuti.
Elio De Tullio è entrato nel vivo della consultazione promossa dalla Commissione Europea analizzando le posizioni di organizzazioni, stakeholders ed operatori partecipanti.
Simona Lavagnini, su sollecitazione di Vincenzo Visco Comandini, è intervenuta sul tema del rapporto tra privacy e contenuti digitali, precisando che occorre rigettare i fenomeni "invasivi" dei dati personali quali quelli che analizzano occultamente posta, navigazione e altro per proporre servizi commerciali e pubblicita', ma impedire che i dati personali divengano uno "scudo" per comportamenti illegali quali la violazione del diritto d'autore.
Ha inoltre sottolineato come Internet sia percepita - anche per impreparazione di molti utenti - come il luogo dove le azioni non hanno conseguenze penali e tutto si puo' fare e la necessita' di cambiare questa percezione.
Maurizio Mandel ha esposto alcune posizioni SIAE nel senso di conservare un ruolo "importante" alle collecting societies, che rischiano di veder diminuire di molto la loro importanza a favore di societa' collettive estere e altre organizzazioni per la struttura multi-territoriale dei contenuti online e per il fenomeno delle "blanket licenses" (licenze concesse da uno per piu' territori).
Domenico Vulpiani ha spiegato come la polizia postale e delle comunicazioni abbia competenze condivise con la GdF in materia di diritto d'autore, quali siano le difficolta' dell'enforcement. Ha inoltre osservato che il prelevare materiale da reti peer-to-peer puo' essere rischioso in quanto si puo' "per errore" prelevare materiale pedopornografico mascherato da file musicale/film.
In quel caso il download viene facilmente individuato dalla Polizia postale ed occorre autodenunciarsi e pagare la sanzione per non rischiare di essere indagati per traffico di materiale pedopornografico.
Enzo Mazza ha mostrato innovativi modelli di business che riguardano la vendita di contenuti online ed ha sottolineato come sia necessario che in Italia si cominci ad attuarli.
Ha inoltre sottolineato la necessita' di "blanket licenses" multiterritoriali che corrispondono alla natura dei contenuti online ed evitano i colli di bottiglia derivanti dal dover richiedere licenze territorio per territorio.
Nel corso dell'intervento non ha mancato di evidenziare come il modello "tradizionale" sia ormai costituito dall'acquisto su Apple Itunes.
Paolo Nuti, nel sottolineare come AIIP sia contro la violazione del diritto d'autore, ha richiesto a gran voce che in Italia si consenta di attuare una procedura di "doppio notice and take down" (avvertire gli utenti che violano il diritto d'autore che stanno commettendo un illecito ed invitarli a cessare il comportamento).
Tale approccio, che per Nuti coincide con la visione espressa da Lavagnini di responsabilizzare gli utenti,
e' per AIIP l'unico possibile per riportare il numero di violazioni ad un numero accettabile ma e' impedito da una improvvida trasposizione delle Direttive comunitarie in materia. Il provider che chieda ad un proprio utente di cessare un comportamento illecito puo' essere incriminato per favoreggiamento.
Eugenio Prosperetti, intervenendo come rappresentante di API (Associazione Produttori Indipendenti) ha parlato della necessita' di combattere la pirateria anche inondando la rete di contenuti legittimi, sviluppati per tale modalita' distributiva. Perche' cio' accada occorre che i produttori e gli autori iniziino a conoscere i modelli distributivi online ed a pensare in questa chiave. Questa e' una delle linee di azione di API che trova gia' attuazione in un progetto di nome Glitner, presentato al festival di Berlino ed in corso di realizzazione (un portale dove domanda ed offerta di diritti VoD si possono incontrare in un social network B2B).
La sessione mattutina si e' conclusa con gli interessanti interventi del collega Giuseppe Mazziotti che ha trattato, tra gli altri, il tema della tutela penale e civile negli USA del diritto d'autore, di Marco Pierani e di Giorgio Sebastiano che hanno portato il punto di vista dei consumatori, sottolineando come i consumatori non siano interessati a "copiare illegalmente" ma solo a poter usare legalmente senza penalizzazioni cio' che hanno legalmente acquistato.
Recent Comments