Oggi ho assistito, da buon tifoso di formula uno (calcio niente pero') alla presentazione della nuova ferrari sul web.
Quest'anno infatti avveniva solo sul web per mezzo di uno spettacolare (complimenti davvero) sito in flash.
A mente fredda mi domando perche' sul web.
E la risposta arriva quando cerco di stampare una foto della macchina per mio figlio.
Non si puo', in nessun modo.
I video che c'erano non si estraggono e, pertanto, non si diffondono sullo youtube del caso e non si mandano per e.mail all'amico.
C'e' un controllo dei contenuti totale e pervasivo.
Lo stesso controllo che consente che un modellino senza particolari pregi (quelli per il gioco dei bambini, non quelli per il modellismo intendo), in scala 1:18 di una F1 Ferrari ha da tempo superato la soglia dei 70 Euro. Ovviamente, il costo e' tutto in licenze.
Non ce l'ho con la Ferrari ma mi domando se sia un uso corretto dei diritti di proprieta' intellettuale (non credo si possa parlare di abuso perche' il danno al marchio, come leggerete sarebbe autoinflitto).
Tale uso, infatti, a mio avviso, lungi dal tutelare l'identita' del marchio e del design Ferrari, provoca il fiorire di un sottobosco di grossolane imitazioni che coprono la fascia bassa di prezzo e finiscono per svilire il marchio, confondere il design e recare un pesante danno alla riconoscibilità.
Un bambino che non puo' appendere al muro la foto della Ferrari "vera" e che puo' giocare solo con le imitazioni della Ferrari, avra' serie difficolta' a riconoscere la nuova F60 in pista...'
Come spesso succede si comprano i carri armati per difendersi da un topolino. E la cosa comica è che, ovviamente, il topolino scappa comunque indisturbato.
La tecnologia messa in campo non protegge assolutamente i contenuti, almeno nei confronti di chi fosse seriamente interessato a prenderli. In compenso danneggia proprio la fascia di utenti che invece, pur senza particolari conoscenze tecniche, vorrebbero avere "qualcosa" del loro sogno.
Io ho provato a duplicare, senza grossa difficoltà, video e foto, giusto per verificare e non ho avuto problemi.
Non credo però che l'utilizzo di flash sia stato principalmente per proteggere i contenuti. E' stato usato proprio per far dire alle persone: "sul web per mezzo di uno spettacolare (complimenti davvero) sito..."
Quello che invece non hanno fatto è stato pensare ai tifosi, che un wallpaper per il proprio pc, con la macchina del cuore (e qui devo ammetterlo, non è il mio caso) lo avrebbero scaricato volentieri.
Posted by: Felter Roberto | January 13, 2009 at 03:33 PM
Grazie dell'intervento che mi offre l'opportunita' di meglio spiegare.
A scanso di equivoci, non sono uno sprovveduto e, volendo, avrei ben saputo come accedere a quei contenuti.
L'ottica del mio commento pero' e' quella dell'utente normale, non del legale-tecnologo.
L'operazione di forzare la presentazione prevista, peraltro, non la consiglierei in quanto e' potenzialmente lesiva del diritto d'autore del titolare di quei contenuti. Continuo dunque a ritenere che la mancanza di ogni funzione di download non sia casuale e che sia veramente un peccato.
Posted by: eugenio prosperetti | January 13, 2009 at 04:00 PM
Confesso, non essendo una fan della Ferrari non mi ero presa la briga di andare sul sito. Tuttavia, ero informata (via televisione) della decisione di presentare il nuovo modello solo su Internet. Concordo con lei sull'occasione mancata": avrebbero potuto non consentire il download i primi giorni (per evitare ad esempio che il video potesse finire su YouTube togliendo audience al loro sito). Tuttavia avrebbero potuto inserire un messaggio per avvertire che l'operazione sarebbe stata possibile nei giorni seguenti. I wallpaper per cellulari o i salvaschermo per desktop, così come altre forme di marketing (dal gioco virtuale, che poi si può estendere anche al reale.., alla possibilità dell'utente di "manipolare", in modo legale, contenuti legati al brand) sono, mi sembra, delle buone soluzioni per creare attenzione e rientrano nell'ottica della brand experience. Mi chiedo se questo esempio non rappresenti un'ulteriore testimonianza della difficoltà con la quale oggi chi fa contenuti (ed è depositario dei relativi diritti) affronta il mondo dell'online. Temo che il tema venga impostato ancora sul dualismo opportunità/minaccia e che troppo poco ancora venga fatto in tema di sperimentazione delle potenzialità del web.
Posted by: Elisabetta Comini | January 15, 2009 at 12:17 AM
Ben sapendo che non sei uno "sprovveduto in materia" permettimi di aggiungere un mio personale contributo: di norma chi si fa fare uno "spettacolare" sito in flash altri non è che persona (fisica o giuridica) totalmente digiuna di usabilità di internet.
Flash è un potentissimo strumento, seppur ridimensionato nella sua "spettacolarità" dal web 2.0, che di norma si usa per proteggere (da un pubblico non smaliziato) i contenuti posti on line o per aggiungere simpatici effetti alle pagine.
Spesso però si dimentica di avvertire il committente che la visualizzazione avviene sul computer del fruitore del sito e non sul tuo server, vanificando de facto almeno il 70% delle protezioni che pensavi di aver messo in atto, oppure che spesso molte tue pagine saranno saltate a piedi pari dai motori di ricerca (meglio se intendi proteggere i contenuti), oppure ancora che non sempre questa tecnologia è fruibile a tutti. Uno per tutti l'iphone non può ancora visualizzare flash!
Sfortunatamente in FIAT ormai sono alcuni anni che questa deleteria moda ha preso piede: basti pensare agli altrettanto "spettacolari" siti realizzati per il lancio di FIAT 500 e di Lancia Delta.
Indubbiamente "spettacolari", indubbiamente costati un sacco di soldi, indubbiamente di spesso difficile o nulla navigabilità questi siti alla fine ottengono come primario risultato di allontanare i fan piuttosto che fidelizzarli trasformandosi in veri e propri boomerang.
Senza ledere il diritto di alcuno, il sistema per stampare una foto o istantanea di quanto visualizzato sul tuo monitor è, per fortuna, noto alla stragrande maggioranza dei fruitori di tale mezzo di comunicazione e chiunque ignori questo fatto, realizzando un prodotto del genere, o è in mala fede nei confronti del committente o è decisamente un incompetente: consentire una banale stampa di una foto, per giunta ad una risoluzione non eccelsa, non danneggia in alcun modo le casse della Ferrari.
Permettimi invece di dissentire con te per quanto riguarda i modellini: esistono sul mercato numerosi modelli in qualsiasi scala a costi più abbordabili di quelle rinvenibili al Ferrari store. A mio figlio ne regalarono una telecomandata due anni fa per il suo compleanno e non credo che, essendo realizzata da un primario produttore italiano, fosse priva della debita licenza di sfruttamento del marchio.
Posted by: Bruno Vaccari | January 23, 2009 at 10:21 AM