Una veloce riflessione.
Stavo cercando informazioni su una pellicola italiana di prossima uscita.
Nel documentarmi e cercare trama e recensioni ho appreso che uscira' prossimamente in circa 15 copie.
Mi sono anche imbattuto, con estremo stupore, in un link di un sito tra i piu' "noti" che ne prometteva lo streaming (non ho verificato).
Mi domando: ma se un film e' sinora stato visto solo da pochissimi critici e ne esistono poche decine di copie, chi lo mette online? E' abbastanza certo che, sinora, nessun utente finale ne possa avere disponibilita'.
Non e' che una seria azione investigativa sui circuiti di primissima distribuzione risolve qualche problema ed evita, almeno in parte, la degenerazione della normativa sulla distribuzione digitale cui stiamo assistendo?
Il caso mi colpisce perche' questo e' un film che non dovrebbe avere grandi numeri di pubblico. Per un blockbuster il fenomeno e' certamente piu' ampio e non ha nulla a che fare con il peer-to-peer domestico, basato sui downloads e sulla condivisione tra utenti .
E' comunque urgente la creazione di un diritto d'autore digitale che, ad oggi, manca.
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