In questi giorni colleghi ed amici mi chiedono cosa penso della vittoria in appello di Viacom nei confronti di Youtube ( Scarica Viacom youtube appeal).
Premetto che si tratta di una sentenza di notevole impatto su una questione dove, a mio parere, non tutto si risolve sul piano normativo. Ho messo insieme alcuni primissimi commenti, con riserva di meglio approfondirli man mano che studio le carte del caso.
La prima considerazione e' che e' inevitabile pensare che l'interpretazione di norme, nate quando certe potenzialita' della tecnologia non erano pensabili (il, pur moderno, Digital Millennium Copyright Act nasce quando l'ADSL era solo teoria) si coniuga con il modo di intendere la realta' dell'interprete e, d'altre parte, nell'ordinamento USA il giudice crea la "case law" che e' una delle fonti del diritto e fa stato per le future decisioni.
Il giudice del caso Viacom/Youtube e' dunque chiamato a creare la norma del copyright digitale e cio' che esce da questo caso dovra' essere tenuto in debito conto.
Non a caso il sito Viacom dedica al caso una intera sezione. Questa sezione non proclama ancora la totale vittoria: l'appello infatti infrange le certezze di Google ma non chiarisce ancora quale sara' la norma del futuro rimettendo il tutto ad un altro giudice.
Viacom ha vinto, per ora, su uno specifico punto: Google/YT aveva sostenuto, in primo grado, che il solo fatto di sapere che su Youtube viene violato il diritto d'autore non e' sufficiente a sapere dove e come. Non e' cioe' una segnalazione c.d. "red flag" che rende YT corresponsabile della violazione ed in grado di prevenirla.
Viacom ha argomentato che gli stessi consulenti di Google hanno inviato rapporti che dimostrerebbero che solo il 10% di quel che e' su YT (stando a quel che si legge nella decisione) e' in regola con ogni prescrizione del copyright.
La Corte inoltre sembra ritenere troppo "brusco" il passaggio di YT dalla totale incapacita' di prevenire la violazione del diritto, in mancanza di indicazioni, alla rapida ed efficace azione, non appena una indicazione di URL viene fornita. Sembrerebbe mancare uno strumento "intermedio" che, pure, appare ragionevole (controlli a campione, ecc.). Insomma, di fronte a una situazione di consapevolezza della violazione, quello della sola attesa di puntuali segnalazioni non sembra essere l'unico atteggiamento possibile.
Ora, per quel che so io, YT ha un sistema di filtri preventivi e dovrebbe aver fatto valere questo ma, a quanto pare, la Corte ha ritenuto che, ugualmente, una giuria potrebbe ragionevolmente attendersi di piu' in termini di prevenzione. Questo lo dovro' vedere specificamente al di la' di questi primi commenti "a caldo".
Questo tipo di principio sembrerebbe essere in contrasto con quello EU di SABAM/Scarlet.
Tuttavia, SABAM/Scarlet (e la successiva SABAM/Netlog) hanno stabilito che un obbligo generalizzato non puo' essere posto a carico dell'ISP (YT e' un'ISP?) a tempo indeterminato e con costi a carico dell'ISP e con oggetto indeterminato. Tolte queste tre condizioni, l'obbligo ci puo' essere.
Dunque, YT puo', anche per la giurisprudenza EU, a pagamento e con precisi parametri di ricerca (piu' ampi dell'URL) garantire tutela dei contenuti dagli upload indiscriminati.
Non mi pare che questo sia porre censura di sorta in quanto si potrebbe (e si dovrebbe) utilizzare, nell'ambito dell'upload, un formulario che consente di dichiarare, sotto propria responsabilita' che il contenuto e' sotto una delle eccezioni del diritto d'autore o sotto Creative Commons e, pertanto, puo' essere caricato. Questo pero' lo dovrebbero poter fare gli utenti identificati o identificabili, magari con regime di anonimato protetto. Ma questo e' un altro discorso...
In sostanza, a mio parere, se non si affrontano allo stesso tempo, in qualche modo il tema dell'identita' in Internet (abbinando profili e sistemi di pagamento o in altro modo) e il tema delle libere utilizzazioni che devono essere garantite e riconosciute (ed anche ampliate) non e' possibile uscire dal ginepraio del diritto d'autore digitale.
L'internet ha aperto bene degli orizzonti che facilitano gli scambi sulle reti sociali tra amici o conoscenze, ma anche gli scambi commerciali, passi amministrativi in numero di campi. Ciò, facilita certo la vita di tutti.
Posted by: firma digitale | October 30, 2012 at 05:10 PM