Approfitto della domenica di pioggia per scrivere un minimo pensiero su quello che, a mio avviso, si sarebbe potuto fare in materia di diritto d'autore (e si potrebbe ancora fare) per trovare una soluzione equilibrata ma non penalizzante e limitativa delle dinamiche della rete.
Il tema e' cosa si puo' fare con gli attuali poteri AGCOM che sono, come ormai noto, rivolti a prevenire le violazioni e non includono la repressione e sanzione.
In caso di segnalazioni di presuente violazioni da parte di qualcuno che dimostri di essere il titolare di un diritto su quel particolare formato per quella particolare forma di circolazione web/internet (questi due requisiti sono molto importanti), AGCOM potrebbe valutare i documenti forniti e, se la segnalazione sembra fondata, richiedere all'ISP di ottenere dal proprio utente giustificazioni ed elementi su quanto viene lamentato dal titolare dei diritti, da presentarsi entro un certo termine. Magari, si potrebbe prevedere una minima fee di procedimento a carico dei due (titolare e segnalato) per poter scambiare memorie in contraddittorio, giusto per evitare che "ci si provi".
Sulla base di questi elementi, AGCOM potrebbe formulare una sua raccomandazione/valutazione del caso, e fermarsi la, tenendo il caso (inclusa l'identita' del segnalato) a disposizione di un eventuale giudice, senza rivelarne l'identita' al titolare dei diritti.
Se, sulla base degli elementi raccolti, il titolare dei diritti decide sia opportuno andare avanti, il giudice potra' richiedere la trasmissione del fascicolo, trovandosi grande parte dell'istruttoria gia' svolta (ovviamente valutare se ripetere qualcosa, altrimenti procedere sulla base degli elementi forniti da AGCOM).
In questo modo, per l'idea che mi sono fatto:
- la pirateria occasionale potrebbe essere scoraggiata dalla richiesta di fornire documentazione ad AGCOM (ovviamente gli utenti di accesso andrebbero esclusi dal regime, che si applicherebbe comunque solo ai siti che mettono a disposizione materiale) e in questo senso la rimozione spontanea potrebbe estinguere tutto;
- le utilizzazioni diverse dalla pirateria e legittime troverebbero modo di essere giustificate e difese in contraddittorio;
- la privacy verrebbe tutelata, in quanto solo il giudice ed AGCOM conoscono l'identita' del presunto autore della violazione nel corso degli accertamenti;
. AGCOM utilizzerebbe comunque il proprio potere in forma preventiva;
- si eviterebbe il corto circuito tra decisioni AGCOM in materia di diritto d'autore (queste sarebbero raccomandazioni) e TAR, ricordo che per impugnare una decisione AGCOM al TAR c'e' un contributo unificato di 4000 Euro.
Tuttavia, temo che, per la piega che ha preso il dibattito occorrera' sperare nella prossima composizione dell'Autorita' per azzerare la corrente delibera e riprendere su nuove basi, di proporzionalita' ed efficacia, il discorso relativo alla distribuzione dei contenuti digitali.
Ad un sistema come quello appena descritto, si dovranno pero' anche accompagnare meccanismi che spieghino come il contenuto digitale possa acquisire quelle proprieta' che ha il contenuto tradizionale in merito all'essere identificabile, prestabile, trasferibile da persona a persona e da luogo a luogo, frazionabile, ecc. senza lesione del diritto d'autore.
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